Il progetto di ricerca mira a promuovere lo sviluppo delle alternative alla detenzione a livello dell'Unione europea, incoraggiando un minor ricorso al carcere da parte di legislatori e giudici all'interno dello spazio europeo di libertà, sicurezza e giustizia.
L'abuso di misure implicanti la detenzione carceraria, infatti, è all'origine dei gravi problemi di sovraffollamento negli istituti di pena che, seppur in misura diversa, affliggono i sistemi penitenziari di diversi Stati membri dell'Unione.
Appare ormai assodato, inoltre, come a talune condizioni il carcere finisca per riverlarsi inefficace sia in vista della risocializzazione del condannato sia ai fini della prevenzione del rischio di recidiva.
Per questo motivo, la ricerca cerca di rivolgersi a operatori del settore, nell'ambizione di favorire l'elaborazione e l'efficace attuazione di strategie di deflazione carceraria. L'indagine prende in esame, in particolare, Belgio, Francia, Italia, Romania e Spagna ma mira a ottenere risultati scientifici validi anche per il resto degli Stati membri.
Per il contesto e le linee programmatiche del Progetto, si veda
la relazione del Prof. Alessandro Bernardi, coordinatore del Progetto, presentata al Convegno Internazionale di Milano del 16 ottobre 2014.